di Antonio Conte – Tutte le agenzie coinvolte nell’assistenza umanitaria, a partire dall’Altro Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR), devono trovare nuove opzioni per salvare la vita alle persone che si trovano a Jamam. Se ciò non accadesse, la situazione precipiterebbe, portando a ulteriori morti e sofferenze.
In uno dei campi rifugiati dell’Upper Nile State (Sud Sudan) – denuncia Medici Senza Frontiere (MSF) – il tasso di mortalità è quasi il doppio della soglia di emergenza . Il campo accoglie 30 mila dei circa 120.000 rifugiati fuggiti dal Blue Nile State in Sudan a partire dallo scorso anno.
I tassi di mortalità sono stati calcolati con un primo studio epidemiologico realizzato nel campo di Jamam nella Contea di Maban, prima dell’inizio della stagione delle piogge che hanno allagato il campo e hanno aumentato pesantemente il rischio di malattie per i rifugiati, già fortemente indeboliti.
Partecipa anche tu a sensibilizzare l’opinione pubblica. Medici senza Frontiere (MSF),con il tuo aiuto vuole sensibilizzare sull’emergenza sanitaria del Sud Sudan. Sono trascorsi solo pochi giorni dal primo anniversario della nascita dello Stato del Sud Sudan avvenuto il 9 Luglio e vi è tutto da fare per salvare queste persone.
Antonio Conte
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