Ungheria/ Paracadutisti “Folgore”. Operazione eVA: attività aviolancistica

importante operazione aviolancistica in territorio ungherese, con la partecipazione di cento quarantaquattro paracadutisti della prestigiosa Brigata Folgore dell'Esercito Italiano

di Antonio Conte – Si è conclusa con successo un’importante operazione aviolancistica in territorio ungherese, con la partecipazione di cento quarantaquattro paracadutisti della prestigiosa Brigata Folgore dell’Esercito Italiano. Questo evento segna un passo significativo nella collaborazione tra l’Italia e l’Ungheria, con l’obiettivo di migliorare l’interoperabilità tra le forze armate dei due paesi e rafforzare i legami tra le nazioni alleate all’interno dell’Alleanza Atlantica.

L’operazione, denominata enhanced Vigilance Activity, (e.V.A.), ha visto i paracadutisti italiani effettuare aviolanci in Ungheria, impiegando anche armamento e attrezzature individuali. L’addestramento si è svolto in tre intense giornate, con la partecipazione di istruttori delle Forze Speciali ungheresi, che hanno condiviso conoscenze tecniche fondamentali sul velivolo, sugli equipaggiamenti utilizzati e sulle procedure di aviolancio.

L’elicottero MI-diciassette, noto per la sua affidabilità, capacità di carico e versatilità, è stato impiegato per l’aviolancio. Questo velivolo può essere utilizzato non solo per attività aviolancistiche, ma anche per il trasporto di personale, il rifornimento di materiali e le evacuazioni mediche. L’aviolancio è stato effettuato utilizzando paracadute semi-direzionabili OVP-dodici SL-uno, di produzione ceca.

L’obiettivo principale dell’addestramento era preparare i paracadutisti italiani per l’esercitazione internazionale di livello Battle Group denominata “Adaptive Hussars”. Questa esercitazione si svilupperà su tutto il territorio ungherese e coinvolgerà i paracadutisti italiani nell’effettuare aviolanci per la conquista e la tenuta di “punti chiave”. Ciò rappresenta una parte cruciale di un’attività tattica terrestre di cinque giorni, in un’area lontana dalla sede del contingente.

Un importante risultato di questa operazione è stato il conseguimento del brevetto militare di paracadutismo ungherese da parte dei paracadutisti italiani. Questo passo ulteriormente rafforza i già eccellenti rapporti tra le forze armate italiane e ungheresi, maturati attraverso numerose esercitazioni congiunte effettuate nel corso degli ultimi mesi.

La capacità delle unità paracadutisti di essere immesse con aviolancio anche in aree non raggiungibili via terra rappresenta un valore aggiunto e un elemento determinante per il successo del contingente italiano schierato in Ungheria nell’ambito dell’operazione eVA. Questo contingente è chiamato a contribuire, attraverso le proprie attività addestrative e operative, agli sforzi di deterrenza e difesa dell’Alleanza Atlantica. In conclusione, l’operazione eVA ha dimostrato il forte impegno dell’Italia nell’incrementare la cooperazione internazionale e rafforzare la sua posizione come membro chiave all’interno dell’Alleanza Atlantica. La collaborazione tra l’Italia e l’Ungheria continua a crescere, offrendo un esempio tangibile di come le nazioni alleate possano lavorare insieme per garantire la sicurezza e la stabilità nella regione e oltre.


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