Esercito – Ieri, presso la Base “Millevoi” a Shama, nel Libano del Sud, ha avuto luogo il passaggio di responsabilità alla guida del Contingente italiano e del Settore Ovest di UNIFIL (United Nation Interim Force in Lebanon).
Ad avvicendarsi, la 132^ Brigata corazzata “Ariete”, comandata dal Generale Gaetano Zauner, sostituita dalla Brigata aeromobile “Friuli”, comandata dal Generale Antonio Bettelli.
Alla cerimonia ha partecipato il Sottosegretario alla Difesa, Gianluigi Magri, giunto a Shama con il Comandante del Comando Operativo Interforze, Generale Marco Bertolini e l’Ambasciatore italiano in Libano Giuseppe Morabito.
Nel corso del suo discorso il Sottosegretario ha posto l’accento sul significato e sull’importanza che il Paese attribuisce alla missione in Libano, ricordando i risultati del lavoro svolto dai militari italiani e riconoscendo i meriti del Contingente nazionale.
“La Nazione vi è grata – ha detto il Sottosegretario Magri – voi, con il vostro operato, ci rendete orgogliosi di essere italiani.”
Magri ha aggiunto poi di aver ricevuto, ieri a Bruxelles, importanti attestazioni di apprezzamento per l’operato del Contingente italiano in Libano, perché i militari italiani sono “uomini giusti e veri soldati che operano nel rispetto delle tradizioni e delle popolazioni locali”.
Il passaggio di responsabilità del comando del Settore West è stato presieduto dal Comandante di UNIFIL, il Generale Paolo Serra, ed è stato salutato da numerose autorità civili, religiose e militari libanesi e folte rappresentanze dei diversi Contingenti di UNIFIL.
Durante gli ultimi sei mesi, il Contingente multinazionale del Settore Ovest – composto da circa 1100 soldati italiani e da ulteriori 2300 militari provenienti da Ghana, Corea del Sud, Malesia, Irlanda, Finlandia, Slovenia e Brunei – ha operato in stretto coordinamento con le Forze Armate Libanesi per garantire sicurezza e stabilità nel Sud del Libano.
Per i militari della Brigata “Friuli” si tratta di un ritorno nella “Terra dei Cedri”, ove permarranno per i prossimi sei mesi, continuando l’opera iniziata nell’Agosto 2006 dai Contingenti italiani.
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