A cura della Redazione di Rassegna Stampa Militare
“La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare.” – Piero Calamandrei
Il 25 aprile 2025 segna l’80° anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Una data incisa nella memoria collettiva del nostro Paese, che ci ricorda ogni anno il valore della Resistenza, l’importanza della Costituzione e la necessità di difendere i diritti conquistati con il sangue e con il coraggio.
Nel 1945, le forze partigiane, unite agli eserciti alleati, posero fine a uno dei periodi più bui della storia italiana. Il fascismo e l’occupazione nazista avevano calpestato per vent’anni la libertà di pensiero, di parola, di associazione, instaurando un regime autoritario fondato sulla violenza, la propaganda e l’annientamento del dissenso.
La Resistenza non fu solo un fenomeno militare: fu un moto civile, popolare, morale. Fu scelta di giustizia, di dignità, di umanità. Donne e uomini, giovani e anziani, operai e intellettuali, sacerdoti e contadini si opposero all’oppressione con ogni mezzo, offrendo rifugio, combattendo, scrivendo, curando, morendo.
Eppure oggi, a ottant’anni di distanza, il 25 aprile rischia spesso di essere travisato, confuso, svuotato. C’è chi lo scambia per la Festa della Repubblica – che si celebra invece il 2 giugno, dal 1946 – e c’è chi ne mette in dubbio il valore, tentando revisioni storiche o banalizzazioni.
Ricordare il 25 aprile non significa guardare al passato con nostalgia, ma interrogare il presente con responsabilità. In tempi di disinformazione, di rigurgiti autoritari e di crescenti disuguaglianze, il messaggio della Resistenza è più attuale che mai.
La libertà è un bene fragile. La democrazia va custodita. La pace si costruisce ogni giorno.
In questo ottantesimo anniversario, Rassegna Stampa Militare rinnova il proprio impegno a favore della memoria attiva. Una memoria che non è culto retorico, ma pratica civile. Che non è ideologia, ma coscienza storica. Che non è divisione, ma fondamento comune della nostra convivenza democratica.
Onoriamo oggi e sempre chi ha lottato per un’Italia libera, giusta, solidale.
Viva il 25 Aprile. Viva la Resistenza. Viva la Costituzione.
“Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, là è nata la nostra Costituzione.” – Piero Calamandrei
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