La sua storia, intrisa di umiltà e dedizione, inizia in una modesta famiglia di agricoltori. Chiamato alle armi nel 1939, Briscese fu assegnato al 2° Reggimento Genio Pontieri. Partecipò alle operazioni di guerra sul fronte occidentale nel 1940. Nel 1941, promosso Caporale, partì con il suo battaglione per il fronte russo. Il fronte russo fu lo scenario in cui Briscese si distinse per il suo valore. Il 20 febbraio 1942, a Nikolajewka, durante un aspro combattimento, si sacrificò eroicamente. Caposquadra mitraglieri, guidò i suoi uomini all'attacco con ardita decisione, infliggendo gravi perdite al nemico. Nonostante le ferite, rifiutò ogni cura, rimanendo al suo posto e incitando i suoi uomini alla resistenza. Quando l'arma divenne inutilizzabile, si pose alla testa dei superstiti, cercando di arrestare il nemico con il lancio di bombe a mano, fino a quando fu colpito a morte da una raffica di mitragliatrice. Il suo sacrificio eroico a Nikolajewka gli valse la Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria.
