Tecnologia/ Aeronautica. La forma delle ali negli aerei militari


F117 Stealth

di Marco Mussetta – Icaro ha  capito, a sue spese, che per volare servono per forza delle ali tecnicamente valide e non come le sue, di cera.
Osservando gli uccelli si capisce subito che l’ala è fondamentale per il volo, è lei la responsabile della “portanza” che permette al velivolo di sollevarsi dal suolo e quindi permanere in cielo in condizioni di totale controllo.
In ambito militare, gli aerei da guerra sono stati quindi da sempre progettati curando molto la realizzazione delle ali, questo ovviamente in relazione anche alle conoscenze tecniche, e costruttive che via via miglioravano con l’esperienza e con il passare degli anni. Inizialmente si utilizzavano due o tre ali ( biplani e triplani). Questi  avevano il vantaggio di essere estremamente maneggevoli anche a bassissima velocità in virtù della grande portanza che avevano le ali doppie o addirittura triple. Questo tipo di ala non trovava però una buona soluzione per aerei veloci e così con il progredire della tecnologia meccanica si puntò ad avere mezzi con prestazioni sempre più elevate con il conseguente utilizzo di ali singole.
La classica ala dritta  rappresenta la soluzione migliore per aerei che raggiungono o superano di poco la barriera  del suono  (es. Aermacchi MB339). Generalmente questi tipi di velivolo, hanno una maneggevolezza eccezionale, hanno la possibilità di decollare ed atterrare in spazi ridotti, grazie alla grande portanza delle ali. Non raggiungono  una velocità elevata e vengono impiegati spesso come aerei scuola. L’MB 339 è noto per essere l’aereo della pattuglia acrobatica italiana.
Le ali a delta, con portanza inferiore alle ali dritte, è la soluzione adottata per mezzi supersonici, questo tipo di ala ottempera  alle esigenze meccaniche ed aerodinamiche specifiche per aerei estremamente veloci e potenti (es. Mirage 2000). I velivoli con ala a delta, sono maneggevoli ad alta velocità, richiedono però piste lunghe per il decollo e l’atterraggio, poiché necessitano di molta velocità di rollio per potersi sollevare da terra e raggiungere quindi la portanza necessaria. Stesso discorso per l’atterraggio,  l’aereo non può toccare terra a bassa andatura, perchè rischierebbe lo stallo. Le ali a delta hanno subito nel corso del tempo molte modifiche nella forma per adeguarsi alle prestazioni degli aerei, interessante è il profilo dell’ala del (es. SR-71) aereo da ricognizione strategica velocissimo, oltre 3500 km/h.
L’ ala a geometria variabile, è un interessane compromesso  tra la classica ala dritta e quella a delta. (es. Panavia Tornado). Come si può facilmente dedurre, questo tipo di ala ha la possibilità di modificare il suo assetto durante il volo adattandosi alla situazione. Distesa, a bassa velocità, per avere una portanza elevata e una buona maneggevolezza, chiusa, quindi in assetto a “delta” quando la velocità lo consente. Questa soluzione permette di avere in un solo aereo diverse caratteristiche, questo lo rende molto versatile. Non sarà mai come un aereo ad ala dritta o come uno ad ala a delta, ma si avvicinerà molto ad entrambi. Questi velivoli sono spesso imbarcati sulle portaerei.
Queste sono le principali tipologie di ala oggi presenti sugli aerei militari.
Esistono anche velivoli definiti “stealth”, progettati per eludere la sorveglianza degli spazi aerei sfruttando materiali e forme capaci di renderli invisibili o quasi ai radar. Le ali di questi velivoli sono conformate in funzione a questa loro caratteristica. In futuro potrebbero comparire ali a geometria negativa, per ora utilizzate ma non in ambito militare.

Fonte: le immagini sono gentilmente concesse da Wikipedia.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.