Innovazione e sostenibilità agroalimentare lucana


Se ne parla a Venosa
Innovazione e Sostenibilità nella Filiera Agroalimentare Lucana
un Modello per l’Economia Circolare

Antonio Conte – Il Castello di Pirro del Balzo a Venosa ospiterà, il 29 ottobre, il seminario “Filiere Sostenibili – Valorizzazione dei Sottoprodotti della Filiera Agroalimentare”, un evento chiave per l’agricoltura e l’industria agroalimentare italiana, organizzato nell’ambito del progetto SPIA. Questa iniziativa non solo pone le basi per una gestione sostenibile degli scarti agricoli, ma rappresenta anche un’occasione per stringere alleanze strategiche a livello nazionale e internazionale.

Economia Circolare e Impatto Economico

Con una produzione annuale che potrebbe generare fino a 81 milioni di euro solo nella regione Basilicata, il progetto SPIA mira a trasformare i residui delle filiere olivicola, vitivinicola e cerealicola in risorse di alto valore. Ogni fase del processo, dagli scarti dell’olio d’oliva alle vinacce e ai residui cerealicoli, può essere sfruttata per creare prodotti innovativi e sostenibili. Il seminario mira a mettere in evidenza queste opportunità, promuovendo una gestione che potrebbe far scuola anche a livello internazionale.

Le Aziende e le Eccellenze Coinvolte

Tra le aziende di spicco, troviamo Cantine del Notaio, una delle realtà vinicole più rinomate della Basilicata, famosa per la sua produzione di vini pregiati come l’Aglianico del Vulture DOC. L’azienda presenterà le proprie strategie per valorizzare gli scarti della vinificazione, mostrando come le vinacce possano essere trasformate in prodotti innovativi, come integratori naturali e antiossidanti, in grado di modulare la ritmicità cardiaca o prevenire l’obesità.

Anche il Consorzio INOL Vulture DOP, attivo nella valorizzazione dell’olio d’oliva di qualità, giocherà un ruolo fondamentale nel seminario. Vincenzo Masturzo, esperto di agronomia e responsabile tecnico del consorzio, illustrerà il progetto per ottimizzare la gestione agronomica e ridurre gli scarti in campo. Questo approccio non solo favorisce una produzione di olio più sostenibile, ma può diventare un modello esportabile anche per altre regioni produttrici di olio.

Innovazione Tecnologica e Ricerca Universitaria

A sostenere queste iniziative ci saranno anche esperti del CNR-IMAA e dell’Università della Basilicata, che presenteranno studi e progetti all’avanguardia per il recupero e la trasformazione dei sottoprodotti agricoli. Ad esempio, la ricerca condotta da Maria Ponticelli di UNIBAS offre una visione su come gli scarti oleari possano diventare ingredienti utili per l’industria alimentare e cosmetica, aprendo nuovi orizzonti sia dal punto di vista della salute che dell’economia circolare.

L’evento vedrà anche l’intervento di Luca Santarsiere dell’azienda EVRA, che esplora le possibilità di sfruttare le condizioni termodinamiche e la coltivazione di piante a basso contenuto di solfiti per migliorare la resa e la qualità dei prodotti. Questa tecnologia potrebbe trovare applicazione anche in contesti agricoli e militari, dove la gestione delle risorse in condizioni estreme è cruciale.

Prospettive di Collaborazione Internazionale

L’importanza del seminario di Venosa va oltre i confini locali. La sua eco, grazie anche alla pubblicazione sulla nostra pagina Rassegna Stampa Militare e alla condivisione sulla pagina Lucani nel Mondo, potrebbe stimolare l’interesse di istituzioni internazionali, organizzazioni agricole, e aziende dell’industria della difesa e della sostenibilità. L’impiego di tecnologie innovative e lo sviluppo di un modello di economia circolare sono settori cruciali anche per i Paesi con limitate risorse agricole, o per le industrie impegnate nella gestione efficiente degli scarti.

Un Invito per i Leader dell’Agricoltura Sostenibile

Il seminario di Venosa si propone di essere un catalizzatore per nuove collaborazioni, creando un ponte tra la tradizione agricola lucana e l’innovazione scientifica. È un evento di grande valore non solo per la comunità locale, ma per tutti coloro che operano in ambito agricolo, industriale e ambientale, e cercano nuove soluzioni per ottimizzare la gestione delle risorse e ridurre l’impatto ambientale.

In un mondo che si affaccia su sfide climatiche e di sostenibilità sempre più urgenti, eventi come questo rappresentano una fonte di ispirazione e una possibilità di fare rete tra eccellenze nazionali e internazionali. Un’occasione, dunque, che non dovrebbe essere mancata da chiunque sia interessato a costruire un futuro sostenibile per il settore agroalimentare e oltre.

Antonio Conte


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