Venosa/ Il Colonnello Mario de Bernardi: Pioniere dell’Aeronautica Italiana


Nato a Venosa, in Basilicata, nel 1893, Mario de Bernardi ha incarnato lo spirito pionieristico dell’aviazione italiana. La sua carriera, segnata da imprese straordinarie e da un’instancabile dedizione all’innovazione, lo ha consacrato come una figura chiave nello sviluppo del volo italiano.

Il Colonnello Mario de Bernardi
Il Col. Mario de Bernardi
  • Fin da giovane, de Bernardi dimostrò un forte interesse per il mondo militare, arruolandosi volontario nel Regio Esercito nel 1911 per partecipare alla Guerra italo-turca. Fu durante questo periodo che, assistendo ai primi utilizzi bellici dell’aeroplano, scoprì la sua vera vocazione. Al ritorno in patria, conseguì il brevetto di pilota ad Aviano nel 1914, iniziando così la sua ascesa nel mondo dell’aviazione.
  • La Prima Guerra Mondiale rappresentò per de Bernardi un importante banco di prova, dove poté mettere in mostra il suo coraggio e la sua abilità di pilota. Nel 1916, dopo aver frequentato l’Accademia Militare di Modena ed essere diventato sottotenente del genio, ottenne il brevetto di pilota militare. Assegnato alla 75ª Squadriglia Caccia, si distinse per l’abbattimento di un aereo nemico nei cieli di Verona, guadagnandosi la medaglia di bronzo al valor militare.
  • Un’ulteriore conferma del suo valore arrivò con la partecipazione alla 91ª Squadriglia Aeroplani da Caccia, guidata da Francesco Baracca. Insieme ad altri celebri piloti come Fulco Ruffo di Calabria e Ferruccio Ranza, de Bernardi contribuì all’abbattimento di quattro velivoli nemici, ottenendo la medaglia d’argento al valor militare per il suo coraggio e la sua perizia.
  • Terminata la guerra, de Bernardi continuò a servire l’Aeronautica Militare, ricoprendo ruoli di comando e assumendo la prestigiosa posizione di collaudatore presso la Pomilio. In questo ruolo, ebbe l’opportunità di testare e perfezionare i nuovi modelli di aerei, contribuendo al progresso tecnologico del settore. A testimonianza della sua dedizione all’innovazione, nel 1917 effettuò il primo volo postale tra Torino e Roma, trasportando la posta da un capo all’altro della penisola.
  • La consacrazione internazionale di de Bernardi giunse negli anni ’20, grazie alla sua partecipazione alla Coppa Schneider, una competizione aerea di velocità che richiamava i migliori piloti del mondo. Nel 1926, a bordo di un idrovolante Macchi M.39, trionfò nella gara disputata ad Hampton Roads, negli Stati Uniti, stabilendo il nuovo record mondiale di velocità per idrovolanti. De Bernardi bissò il successo l’anno successivo a Venezia, migliorando ulteriormente il suo primato a bordo di un Macchi M.52. Il culmine della sua carriera sportiva arrivò nel 1928, quando, ai comandi di un Macchi M.52R, ruppe il muro dei 500 km/h, diventando il primo uomo a raggiungere una tale velocità in volo.
  • Negli anni successivi, pur passando alle officine Caproni come pilota collaudatore e consulente tecnico, de Bernardi non abbandonò mai la sua passione per il volo e per le sfide. Nel 1931, si aggiudicò il campionato mondiale di acrobazia aerea a Cleveland, negli Stati Uniti.
  • La sua instancabile ricerca di innovazione lo portò a collaborare con l’ingegnere Secondo Campini allo sviluppo del primo aereo a reazione italiano, il Caproni-Campini C.C.2. Nel 1941, de Bernardi fu il primo a pilotare questo velivolo rivoluzionario, effettuando un volo storico da Milano a Roma. Questo evento segnò una pietra miliare nella storia dell’aviazione italiana, proiettando il paese all’avanguardia nel campo della propulsione a reazione.
  • La carriera di Mario de Bernardi rappresenta un esempio fulgido di passione, coraggio e dedizione all’eccellenza. Le sue imprese, rimaste scolpite nella storia dell’aviazione, sono la testimonianza del suo contributo fondamentale allo sviluppo del volo italiano.

Oltre alle fonti fornite, per approfondire ulteriormente la figura di Mario de Bernardi si potrebbero consultare archivi storici dell’Aeronautica Militare Italiana, biografie più dettagliate e pubblicazioni specialistiche del settore aeronautico.

Antonio Conte


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