Carlo Levi (1902-1975)


I Lucani di Gagliano, secondo Carlo Levi
I Lucani di Gagliano, secondo Carlo Levi

Pittore, scrittore, saggista, giornalista laureato in medicina, anche se non svolgerà la professione preferendole la pittura, esperto di psicanalisi e antropologia culturale. E’ autore del libro tra i più letti al mondo “Cristo si è fermato ad Eboli“, (1945) scritto due anni precedenti.

Di idee antifasciste fu confinato al confino a Grassano (MT) poi ad Aliano, distante dal primo pochi chilometri e nella stessa provincia, dove si ferma dal 1935 fino all’anno dopo, in cui il regime fascista, sull’onda dell’entusiasmo collettivo per la conquista etiopica, gli concede la grazia. Lo scrittore si trasferisce, quindi per alcuni anni in Francia e continua la sua attività politica. Nel 1943 rientrato in Italia di dedica al suo libro, che sarà la sua opera prima pubblicata da Einaudi.

Le conoscenze dell’uomo, il suo disincanto verso la religione e verso lo stato fascista, quale oppressore delle libertà nonché la sua avversione verso l’arte ipocrita (così egli la definisce) del Futurismo Italiano, dovuto il larga parte per la sua cultura ebraica e alle frequentazione multiculturali avviate dal socialista Pietro Gobetti che lo introducono alla Rivoluzione liberale, lo spingono a scrivere in chiave originale del ritardo lucano. Della gente di questi luoghi, delle loro credenze. Equidistante dal culto cristiano e dalla politica, che in Aliano si traducono in quadri della Madonna nera e nella foto del Presidente USA Rosevelt.

Ma cristiano non vuole dire di Cristo, che si è fermato ad Eboli, vuol significare dell’uomo. E la Madonna nera di Viggiano che toglie la vita e concede o ricuce il raccolto, spietata ed inflessibile trova il suo equilibri in Aliano nel presidente Roosevelt che da speranza e lavoro.

Antonio Conte

Fonti


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