
“La Nuvola”, in inglese ‘the cloud’. Ma di cosa si tratta? Si tratta di una rivoluzione digitale, ovviamente! Ma cosa rivoluziona? Ancora una volta, il nostro modo di lavorare in rete. Ma in che modo lo fa, in che senso? Spiegami!
Ok! Allora iniziamo dal principio, ma evito tutta la storia della genesi. Oggi ci troviamo in un periodo in cui molti finalmente, ma non moltissimi ne ovviamente tutti, usano le e-mail per comunicare. Lo fanno, con grande soddisfazione, come dopo una grossa conquista, essendosi appena evoluti tecnologicamente. Sembrano pensare: “finalmente nella modernità della posta elettronica”. Ma ecco che subito, sono alle prese con i problemi relativi agli allegati, allo SPAM, ai virus, alle necessità di aggiornamento dei programmi antivirus, ecc.
Lo schema di lavoro con e-mail, e già prima con il cartaceo, è nevrotico e farraginoso, in quanto pieno zeppo di rimbalzi dovuto alle correzioni e revisioni. Ecco che allora nasce l’idea di un lavoro più facile e veloce. Il Wiki dicono in alcune isole del Pacifico, da cui l’idea di Wikipedia, di cui forse avrete sentito parlare. Vi consiglio, come approfondimento, la visione di questo breve filmato[1].
Si vorrebbe passare dal “prima faccio la relazione e poi la mando” al “fare la relazione in condivisione”. E ancora “prima faccio la relazione e poi l’archivio” invece di “fare la relazione in archivio condiviso”. Per ultimo “prima faccio al relazione e poi coordino i compiti” al “fare la relazione in archivio condiviso con accesso controllato e con diritti di modifica”. In una parola fare il lavoro direttamente nella “nuvola”. Ovvero fare il lavoro in rete, su un server che offre servizi di Archiviazione, condivisione, di creazione e modifica di documenti, di accesso controllato alla risorse.
Ma non solo, tecnologie in genere classificate come 2.0 sono la base di questa nuovo cultura di comunicare, di condividere, coordinare o archiviare[2]. Non ultimo la grande tendenza per la redazione di blog personali e aziendali[3]. La facilità di essere raggiunti dalla news piuttosto che rincorrerle[4]. L’essere sempre insieme ai propri amici, o colleghi, e/o perché no ai propri familiari grazie a Twitter[5]. Ma credo che la vera chiave di volta sia comprendere il fenomeno delle reti sociali digitali[6].
Tra i primi a lanciare al grande pubblico è stato senz’altro Google, ma ora si affacciano sulla scena anche Microsoft, Apple per iTunes, e in Italia è appena varata la Nuvola di Telecom, che ha presentato i propri servizi e prodotti come ‘granulari’ ovvero componibili a richiesta, in base alle necessità dell’utente.
Per quanto riguarda Apple, sembrerebbe che abbia già annunciato la sua rivoluzione in tre passaggi. Server per condividere i contenuti ai computer, una tecnologia per condividere i contenuti dal proprio computer ai vari dispositivi mobili, e un sistema di collegamento wireless tra essi. Una grande mossa che rende disponibili i suoi contenuti, e facilmente ed ovunque, grazie anche agli smatphone e vari device, specialmente ai suoi Shuffle, iPhone e iPad, iBook, ecc.
Questo porterebbe Apple al sorpasso di Google, notoriamente il primo in fatto di queste tecnologie ma privo di contenuti, almeno audio. Ma pare che qualche cosa si stia muovendo. Da lunedì scorso (25 ottobre 2010) incalzano le voci di una Televisione sul Web di Google, di di ciò ne parleremo la prossima volta.
Stay tuned!
Antonio Conte, pubblicata sul Blog di Titel, Istituto per la Formazione Informatica a distanza
[1] Guarda il clip: http://www.youtube.com/watch?v=-dnL00TdmLY
[2] Guarda il clip: http://www.youtube.com/watch?v=D0R71k6_BRM
[3] Guarda il clip: http://www.youtube.com/watch?v=NN2I1pWXjXI
[4] Guarda il clip: http://www.youtube.com/watch?v=0klgLsSxGsU
[5] Guarda il clip: http://www.youtube.com/watch?v=ddO9idmax0o
[6] Guarda il clip: http://www.youtube.com/watch?v=6a_KF7TYKVc
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