Pirati/ Associazioni d’Arma, Bari. Compatti nella richiesta di Libertà per i Marò pugliesi.

In foto alcuni manifestanti in rappresentanza delle Associazioni d’Arma di Puglia

Venerdì scorso, 16 marzo 2012, si sono riunite a Bari le seguenti Associazioni d’Arma: Assoarma, Apulia ONLUS, Bersaglieri, Ex allievi Scuola Militare Nunziatella, Fanti, Marinai, Paracadutisti, Ufficiali provenienti dal servizio attivo, UNUCI. Non solo, ci scrive il Presidente Ammiraglio Michele Dammicco per testimoniare la presenza anche della Sezione Provinciale di Bari del “Nastro Verde – Decorato di Medaglia d’Oro Mauriziana” e dell’ANUMPSE, l’Associazione Nazionale Ufficiale di Marina provenienti dal Servizio Permanente Effettivo. Le attività partono dalla sezione UNUCI di Bari alle 16:30.

“Venerdì scorso l’Unuci Bari con labaro ed un folto gruppo di soci hanno partecipato alla manifestazione in oggetto – ci riferisce il Gen. Amato Mansi, Presidente UNUCI di Puglia e Basilicata”. “Il corteo composto dagli iscritti di alcune tra le più note associazioni baresi – aggiunge – hanno percorso il tratto Via Villari fino alla sede del Comune di Bari. Dove, nella sede del Consiglio Comunale si è svolta una breve cerimonia formale per esprimere solidarietà con la richiesta per la liberazione dei due Marò pugliesi, della Marina Militare: Massimiliano Latorre e Salvatore Girone”. “Uno è proprio nostro concittadino – ha precisato il delegato UNUCI – ma vorremmo esprimere per entrambi, l’auspicio che siano messi in libertà al più presto”. “Per quanti non avessero potuto partecipare vi è la possibilità di depositare la propria firma in una raccolta custodita presso la sede UNUCI, al fine di esprimere con noi la propria adesione” conclude il Gen. Mansi.

La manifestazione è stata voluta in un luogo dal forte valore simbolico per sottolineare il coinvolgimento delle Istituzioni e raccogliere idealmente in un unico abbraccio i sui figli che servono la Patria in Armi.

In ogni caso “noi italiani abbiamo affidato loro una missione e a noi, alle autorità italiane competenti, devono rispondere di quel che han fatto”.

Antonio Conte

Fonte: Unuci Puglia e Basilicata