Puglia ed Esercito: Il Presidente Vendola allo Stand del “Soldato Futuro”


Bari, 73° Fiera del  Levante – Cosa sia il “Soldato Futuro” lo si può vedere in Fiera. Nell’area 81 è in bella mostra un carro “freccia” con tanto di torretta rotante ed un prototipo di veicolo da trasporto truppa con elevati sistemi di protezione balistica. Cosa ci farà alla Campionaria barese un carro armato di tutto punto? In molti se lo sono chiesto e, anche il Presidente della Regione Puglia Niki Vendola non è stato da meno. Così non ha perso tempo e si è recato anche lui allo Stand 81, a due passi dall’ingresso Italo-Orientale, dove si è insediata una parte della prima “Compagnia del  Futuro Esercito Italiano”. Il processo di ammodernamento degli equipaggiamenti, infatti, e la digitalizzazione è già cominciato:  l’82° Reggimento Fanteria “Torino” di Barletta sta ricevendo i primi materiali, con l’obiettivo di completarne la trasformazione entro i prossimi tre anni. Si tratta di una tecnologia tutta Nazionale. Si chiama FORZA NEC (Network Enabled Capability) ed è la risposta italiana all’esigenza di modernizzare dell’Esercito con equipaggiamenti di ultima generazione. Sicurezza portata agli estremi, soldati connessi in una rete informativa e sistemi robotizzati che consentono di intervenire a distanza senza esporre il personale ne sono gli ingredienti principali.

Alla visita del Presidente Niki Vendola allo Stand 81 dell’Esercito non poteva mancare il Presidente della Fiera del Levante Dott. Cosimo Lacirignola che ha elevato – se ce ne fosse stato bisogno – il tono dell’incontro. A ricevere le alte figure istituzionali sono stati il Colonnello dell’Esercito Italiano Salvatore Calcagno del Comando Logistico dell’Esercito e il Tenente Colonnello Vincenzo Legrottaglie Responsabile della Sezione Pubblica Informazione del Comando Militare Esercito Puglia”, oltre al Colonnello Raffaele Laviola Comandante del Distaccamento della Brigata “PINEROLO”.

Il segreto del “Soldato Futuro” è stato quindi svelato a partire dalla Puglia che è stata la prima ad essere interessata dal cambiamento. D’altronde l’attuale società dell’iPhone e delle Play Station o delle lavagne informatiche a scuola, e che ha visto, quindi, il boom tecnologico da un lato e l’implosione dei suoi costi dall’altro non poteva non aspettarsi che tale sviluppo interessasse anche il settore della Difesa (e ormai) della Sicurezza Nazionale.

A tal proposito ci si chiede se ci siano cittadini che si sono accorti che le stazioni ferroviarie non pullulano più di soldati della naja in procinto di tornare a casa per il fine settimana con i famosi 48 o 36 ore. O, che viaggiando da Lecce a Bologna si trova più facilmente posto, proprio per l’assenza di tali migrazioni dei soldati in stile Gianni Morandi o Alvaro Vitali.

Oggi a distanza di alcuni anni le cose sono davvero cambiate, e qualora scorgiamo quei pochi soldati che vediamo a volte davanti al porto di Bari in procinto di lasciare il suolo d’Italia ci fa percorrere la pelle dal un brivido, perché sappiamo che quel ‘nostro ragazzo’ il soldato lo fa per davvero. E, quindi tale e degno deve essere il suo armamento. Nuovi fucili, nuovi carri armati, nuove divise e nuovi sistemi d’arma in sintonia con le esigenze del territorio.  Tuttavia in Fiera sembra che il nuovo equipaggiamento non sia mostrato al fine di “mostrare i muscoli” quanto la volontà di dimostrare che il soldato italiano con il nuovo equipaggiamento sarà tra i primi al mondo ad aumentare la sua difesa e il suo potenziale di efficienza e successo in azione.

Per esempio alcune protezioni sono offerte dalla possibilità di poter tirare da una distanza maggiore o da dietro l’ostacolo grazie a telecamere poste sull’arma. E ancora con il potenziamento del tiro di notte senza rinunciare alla precisione grazie ad un nuovo sistema di puntamento laser ed infrarosso a fianco del tradizionale ‘a barilozzo’. Oppure la nuova mimetica sarà tecnologicamente sviluppata per un maggior grado di difesa dall’osservazione, e da altre tecniche di offesa non ultima quella balistica. E ancora telecamere integrate nel casco e GPS, ecc.

Motivo di orgoglio è anche il carro “freccia” un carro armato veloce fino ai 110 km/H e dotato di sistemi moderni e tecnologicamente avanzati. Per esempio riceverà i dati dai soldati della propria cellula via wireless mantenendo i collegamenti tra il personale in una rete punto a punto. Ognuno  saprà la distanza dei propri compagni e la loro posizione grazie al sistema di posizionamento digitale GPS integrato, nonché la conoscenza dei dati vitali come temperatura corporea, pressione arteriosa, ecc…

E ancora una serie di robot che saranno in grado di sostituire l’uomo nelle fasi e nelle zone più rischiose. Uno scenario del genere può forse essere fonte di preoccupazione se non altro come novità mostrate per la prima volta in Italia in una Fiera Campionaria come quella barese. Tuttavia, al di la di ogni preoccupazione, l’attualità esige nuove e adeguate risposte ai pericoli  a cui potrebbero essere esposti i nostri soldati all’estero.

Quanti dopo l’undici settembre 2001 pensano ancora che la naja in stile anni ’70-90 possa essere un utile difesa dalle emergenze imposte dalle eventi moderni? Il Progetto Forza NEC, quindi, cerca di essere la risposta italiana, e viene partecipata alla Campionaria della 73° Fiera del Levante di Bari.

Antonio Conte

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In foto da sx: Cosimo Lacirignola presidente Fiera del Levante, Col. EI Salvatore Calcagno del Comando Logistico dell’Esercito, Niki Vendola presidente regione Puglia, Ten. Col. EI Vincenzo Legrottaglie del Comando Militare Esercito “PUGLIA” e Col. EI Raffaele Laviola comandante del Distaccamento della Brigata “PINEROLO”.

Approfondimenti su: http://www.esercito.difesa.it/root/equipaggiamenti/aa_futuro.asp

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