Serbia/ Affari a gonfie vele. Trovato il bandolo della matassa economica dei Balcani!


di Antonio Conte – E’ evidente ormai, come dimostrano gli articoli che seguono, che la Serbia è sul canale economico preferenziale europeo per l’integrazione, pare infatti che ci siano buone premesse per consolidare processi economici internazionali. Ma si muove, pur rimanendo dissidente al governo di Tadic, anche il partito progressista di opposizione che dopo l’abbandono della linea nazionalista radicale, ora guardano alle prossime elezioni del 6 maggio, con un certo favore. Il nuovo leader propone lo sguardo ad Est pensando alla posizione geografica serba e immaginando un ruolo da mediano economico tra Germania e Russia.

Ma il partito Democratico di Tadic, attuale Presidente, non sta a guardare e già da giorni non manca di dare notizie su progetti e conquiste recenti della Serbia in campo occupazionale grazie al nuovo status conquistato in ambito Europeo, e stiamo alludendo, per esempio, all’arrivo di Ikea con tre nuovi stabilimenti per circa 400 nuovi posti di lavoro. Ma Tadic oggi 24 marzo, non dimentica di ricordare i bombardamenti che la Nato ha compiuto del 1999 sui territori della ex Repubblica Federale di Juogoslavia, per far cessare la guerra serbo-albanese. In sostanza anche gli attuali territori anche serbi, tra i quali si sono avuti numerosi caduti anche civili. Ha precisato che farà di tutto per tenere la Serbia fuori da qualsiasi conflitto, a vantaggio delle popolazioni. Uno spettro che inopportunamente qualcuno si prende la briga di agitare, come certi nuclei armati albanesi.

Ma in Serbia spira un’aria nuova e si aggiunge alla ventata di notizie positive che continua a far volare gli affari nel cuore dei Balcani. E molto, è merito italiano, tanto che lo stesso Ministro degli Esteri Vuk Jeremic ha voluto ringraziare il suo omologo italiano Giulio Terzi per i notevoli passi in avanti, che si sono fatti negli ultimi mesi.

intanto noi staremo a vedere come svolge questa campagna elettorale, sperando che i toni non superino mai certi limiti.

Antonio Conte

Serbia/ Tadic. Arriva Ikea. E’ la conseguenza dello status

Voice of the Serbia, 15 Marzo 2012) Il Presidente della Serbia Boris Tadic ha dichiarato che l’arrivo dell’azienda svedese Ikea è la conseguenza dell’acquisizione dello status di candidato ufficiale per l’adesione all’Unione europea. L’arrivo dell’Ikea incentiverà gli affari dell’industria dell’arredamento in Serbia e aprirà nuovi posti di lavoro. Il primo grande centro commerciale dell’Ikea sarà aperto a Belgrado a fine anno 2013. Saranno costruiti anche centri commerciali a Nis, Novi Sad e nella Serbia centrale. In essi saranno aperti tra 300 e 400 nuovi posti di lavoro, ha dichiarato Tadic.

Serbia/ Al top per attrazione investimenti nei Balcani

( Il Portalino ) 23 March 2012- Il basso costo del lavoro e le varie esenzioni fiscali hanno contribuito a rendere la Serbia la meta più attrattiva per gli investimenti nella regione, come recentemente ribadito dalla Camera di Commercio serba.

Nei primi undici mesi del 2011, la Serbia ha attratto 2,14 miliardi di dollari di investimenti esteri diretti; secondo KPMG, trai vantaggi – chiave della Serbia vi sono le basse tasse sulle imprese e gli incentivi che il Governo offre agli investitori: lo stato offre fino a 13.000 dollari per ogni nuovo posto di lavoro e fino al 20 per cento degli investimenti totali in capitale.

La Serbia punta sugli investimenti esteri per rilanciare un´economia stagnante, in cui preoccupa soprattutto il tasso di disoccupazione, giunto al 24 per cento. Tra le grandi imprese arrivate nel 2011 vi sono il retailer belga  Delhaize, Bosch, Benetton, l´americana Cooper Tires e Swarovski. (di Marcello Berlich)

Serbia/ UE. Ringrazia l’Italia per sostegno a candidatura ingresso Europa

(ASCA) – Bruxelles, 23 mar – Il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, ha avuto un incontro con il collega serbo, Vuk Jeremic, prima dell’inizio della sessione del Consiglio degli esteri dell’Unione europea. Jeremic partecipa per la prima volta in rapppresentanza della Serbia da quando il paese balcanico ha ottenuto lo status di candidato all’accesso in Ue. Fonti della Farnesina fanno sapere che il ministro serbo ”ha voluto ringraziare l’Italia per il sostegno fornito” alla Serbia. Terzi si e’ congratulato con Jeremic per il risultato raggiunto dal suo paese, garantendo un aiuto anche per il prosieguo dell’iter.

Serbia/ Bilaterale fra Terzi e ministro Jeremic a Bruxelles

AGI ) Bruxelles, 23 mar- Un incontro bilaterale fra i ministri degli esteri italiano Giulio Terzi e serbo Vuk Jeremic si e’ tenuto questa mattina a Bruxelles prima dell’inizio del Consiglio Affari Esteri. In occasione dell’ultimo vertice Ue dell’inizio del mese, la Serbia ha ottenuto lo status di paese candidato all’ingresso nell’Unione europea, e lo scorso 8 marzo a Belgrado il premier Monti aveva incontrato il presidente Boris Tadic. Nella riunione di oggi, si sono affrontati i seguiti operativi di quel vertice, secondo quanto riferiscono fonti della Farnesina.

Serbia/ Croazia. Accordo su restituzione beni artistici

Materiali confiscati dai serbi ai croati durante guerra anni ’90

(ANSAmed) – ZAGABRIA, 23 MAR – I ministri della Cultura croato e serbo, Andrea Zlatar Violic e Predrag Markovic, hanno firmato oggi a Zagabria un accordo sulla restituzione alla Croazia di materiali artistici, opere e beni culturali croati detenuti dalla Serbia.

Nel darne notizia, i media locali sottolineano come l’intesa chiuda il processo di restituzione a Zagabria del materiale artistico e culturale croato confiscato dai serbi durante la guerra fra i due Paesi del 1991-1995. E l’accordo mette fine al tempo stesso a uno dei problemi ancora in sospeso nelle relazioni fra Croazia e Serbia. (ANSAmed).

Serbia/ Kosovo. Un arresto per crimini guerra

ANSA su Corriere della Sera – www.swissinfo.ch – Il Secolo XIX ) – Belgrado, La polizia serba ha arrestato un uomo, ex membro dell’Esercito di liberazione del Kosovo (Uck), accusato di crimini di guerra commessi nel 1999 contro civili serbi durante il conflitto in Kosovo. Come ha detto alla Tanjug Bruno Vekaric, viceprocuratore serbo per i crimini di guerra, Buri Taljak e’ stato arrestato a Merdare, al confine fra Serbia e Kosovo e condotto nel carcere di Pozarevac, citta’ a ovest di Belgrado. Avrebbe commesso atrocita’ a Prizren nel sud del Kosovo nel giugno 1999.

Serbia/ Ex vicepremier Djelic candidato a presidenza Bers

In lizza altri 4. Decisione prevista a meta’ maggio

(ANSAmed) – BELGRADO, 23 MAR – Bozidar Djelic, ex vicepremier serbo responsabile per l’integrazione europea, e’ uno dei cinque candidati alla presidenza della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Bers).

”E’ un grande onore per me, e credo anche per la Serbia, poiche’ e’ la prima volta che un serbo concorre per una delle cariche piu’ importanti nel settore finanziario globale”, ha detto Djelic oggi alla Tanjug. Gli altri quattro candidati, ha aggiunto, provengono da Germania, Francia, Gran Bretagna e Polonia, grandi e importanti paesi della Ue.

L’elezione del nuovo presidente della Bers e’ in programma a meta’ maggio. E’ la prima volta negli ultimi vent’anni che per tale carica concorre piu’ di un candidato. (ANSAmed)

Serbia/ Elezioni. Tomislav Nikolic (SNS), un ponte tra Russia e Germania

www.rinascita.eu ) di: Andrea Perrone – La Serbia e il suo popolo appartengono di diritto alla grande famiglia delle nazioni europee. È quanto dichiarato dal nazionalista Tomislav Nikolic (nella foto), leader del Partito progressista serbo (Sns), al momento all’opposizione, ma dato favorito alle elezioni legislative del 6 maggio prossimo, davanti al Partito democratico del filo-atlantico presidente della Repubblica, Boris Tadic.
Insieme al suo vice Aleksandar Vucic, Nikolic si è recato in Germania per una visita di tre giorni. Prima di fondare l’Sns, quasi tre anni orsono, Nikolic era la figura carismatica del Partito radicale serbo, voce parlamentare dei nazionalisti serbi, dalle forti posizioni anti-occidentali ed europeiste. Poi, la scissione e la svolta di Nikolic. Il quale, pur non rinnegando le ambizioni europee del Paese, ha mantenuto posizioni scettiche nei confronti dell’avvicinamento tra Belgrado e Bruxelles, conservando Mosca come riferimento internazionale privilegiato. “L’Sns crede che la Germania, in quanto uno dei più potenti Stati europei, rappresenti un alleato strategico per la Serbia, la quale, grazie agli accordi doganali con la Russia, può divenire in futuro un ponte per l’esportazione di beni, tecnologia e capitale tedesco nel mercato russo”, ha osservato Nikolic. Incontrando il commissario tedesco per i Diritti umani, Markus Loning, il leader progressista ha sottolineato che “non un singolo serio partito politico negherebbe in Serbia il valore di una società multietnica”.

Serbia/ Tadić sul Bombardamento NATO. Fu crimine contro il nostro paese e il popolo

(Voice of the Serbia) Il presidente della Serbia, Boris Tadić, ha dichiarato che l’attacco della NATO sulla Repubblica federale di Jugoslavia è stato un crimine contro un paese e il popolo, e che, conservando il ricordo su quelli che sono morti senza colpa, bisogna fare di tutto in modo che la Serbia in futuro non venga posizionata in una guerra. Dopo aver deposto le ghirlande sul monumenti alle vittime dell’attacco della NATO ad Aleksinac, Tadić ha detto che si sono molti luoghi in Serbia, in cui i civili sono morte sotto le bombe della NATO. “Quella guerra fu un crimine contro il nostro paese e la nostra popolazione”, ha sottolineato Tadić in occasione della Giornata sul ricordo alle vittime del bombardamento della NATO.

Un pensiero riguardo “Serbia/ Affari a gonfie vele. Trovato il bandolo della matassa economica dei Balcani!

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